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Comunicare la salute ai tempi del COVID

Da luglio 2019 DOL cura la gestione dei canali social media del Ministero della Salute.

Fra i più importanti dicasteri italiani, il Ministero della salute è l’organo centrale del Servizio sanitario nazionale, cui sono attribuite le funzioni spettanti allo Stato in materia di tutela della salute umana, di coordinamento del Sistema sanitario nazionale, di sanità veterinaria, di tutela della salute nei luoghi di lavoro, di igiene e sicurezza degli alimenti, ferme restando le competenze esclusive delle Regioni che le esercitano tramite le aziende sanitarie locali.

Il Ministero della Salute predispone il Piano sanitario nazionale e rappresenta l’elemento di raccordo con l’Organizzazione mondiale della sanità – OMS e con l’Agenzia europea per i medicinali – EMA.

Si tratta quindi di un Ministero con una delicata e importante responsabilità di comunicazione, in particolare nei confronti dei cittadini. Da febbraio 2020 questa responsabilità è diventata estremamente critica a causa della pandemia causata dal virus SARS-CoV-2.

Sul piano della comunicazione il Ministero della Salute si è attivato immediatamente, ancora prima dell’arrivo dell’emergenza Covid-19 nel nostro Paese, realizzando una serie di materiali informativi che potessero coprire tre ambiti di intervento: veicolare le buone norme per ridurre il rischio di contagio; fornire le informazioni necessarie per dipanare i dubbi sul nuovo virus; contrastare le fake news che hanno iniziato a circolare sin dai primi focolai in Cina.

Un gruppo di lavoro DOL dedicato, operativo sette giorni su sette, garantisce una tempestiva ed accurata comunicazione attraverso i canali social con informazioni ufficiali, declinate per i diversi strumenti e arricchite da grafici e infografiche per veicolare con immediatezza i messaggi principali.

I canali Facebook e Twitter, già in forte crescita nel 2019, sono diventati punto di riferimento di molti utenti durante l’emergenza. La pagina Facebook ha oltre 540mila “mi piace” e oltre 1 milione e 300 mila follower. Mentre Twitter è ben oltre la soglia dei 150mila.

Oltre ai canali già attivi abbiamo pianificato e predisposto l’attivazione di nuovi canali, come Instagram e Telegram.

In poche settimane il canale Telegram del Ministero della Salute italiano è entrato nella classifica dei 10 canali più seguiti al mondo nella categoria “notizie”, con oltre 600 mila iscritti.

Stesso successo per il canale Instagram. Nato solo a dicembre, ha già raggiunto circa 320 mila iscritti. Di questi, il 24% è al di sotto dei 24 anni.

Ogni giorno vengono pubblicate notizie sull’andamento epidemiologico e raccomandazioni per tutti i cittadini, con una particolare attenzione verso gli operatori e le categorie a rischio come anziani, pazienti immunodepressi e, in generale, persone non autosufficienti. Le domande più frequenti sono state reinterpretate in forma grafica anche per venire incontro a un pubblico più giovane e che più difficilmente sarebbe stato raggiunto dai canali istituzionali.

Con l’evolversi della situazione e le restrizioni adottate dal Governo, è stato chiesto ai cittadini un sacrificio necessario ma molto importante per la salute di tutti noi e di chi si trova in prima linea per fronteggiare l’epidemia. Parliamo di medici, infermieri, farmacisti, operatori sanitari, volontari e tutti coloro coinvolti nella lavorazione dei beni essenziali per la collettività.

Molte le campagne ideate e veicolate attraverso i social media nelle diverse fasi. Il messaggio principale nella prima fase è stato l’invito a restare a casa. Un’azione semplice ma che ha implicato uno sforzo notevole da parte di tutti dal punto di vista economico, psicologico e sociale. Restare a casa ha significato ridurre le occasioni di contagio e salvare delle vite. Per ridurre l’impatto psicologico, molti messaggi sono stati dedicati alle buone pratiche per mantenersi attivi, per quanto possibile, all’interno della propria abitazione.

Un altro aspetto rilevante nella fase critica della quarantena ha riguardato i beni alimentari. Un’operazione quotidiana, semplice e frequente come quella di fare la spesa, si è trasformata in un momento cruciale del nostro quotidiano che richiede ancora oggi un’attenzione particolare al fine di ridurre le occasioni di contagio e tutelare la propria salute e quella dei tanti operatori del settore al lavoro per garantire un servizio essenziale a tutti.

In questa guerra contro il nuovo coronavirus è importante il contributo di tutti. In tanti possono darlo in prima linea, mettendo a rischio la propria incolumità, molti altri possono farlo seguendo le indicazioni della autorità sanitarie per ridurre il contagio. Il senso di responsabilità reciproco è al centro di molti messaggi: “Aiutiamoci l’uno con l’altro. Insieme ce la faremo”

Nei canali social del Ministero a cura DOL e sul sito dedicato all’emergenza (www.salute.gov.it/nuovocoronavirus) sono disponibili tutti i materiali prodotti, anche in inglese.

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